Ortodonzia linguale bracket i-TTR per il recupero di un canino incluso
La paziente di anni 23 si presenta alla nostra attenzione a causa della mobilità del canino da latte ( 6.3). Consapevole da tempo di avere il canino permanente superiore incluso, richiede un trattamento ortodontico estetico per il suo recupero in arcata.






Il piano di cura ha previsto l’applicazione di una barra palatale di ancoraggio, per testare con un sistema non invasivo, estetico e reversibile la reale possibilità di muovere il canino incluso. Trattandosi di una paziente adulta , esiste la possibilità che i denti inclusi possano essere anchilosati anche solo in parte e quindi non possano essere recuperati. Non ha senso secondo la mia esperienza intraprendere un trattamento ortodontico , creare lo spazio per il dente incluso e poi accorgersi durante la trazione che questo non potrà mai essere recuperato. Il mio personale protocollo prevede in ogni caso prima di tutto l’applicazione di una apparecchiatura che ha lo scopo di valutare prima di tutto la possibilità di recupero di un dente incluso. Se questo è possibile una volta estruso il dente dalla zona di inclusione verrà, utilizzando una apparecchiatura completa portato verso la sede definitiva, se invece non ottengo movimento non viene applicata nessuna apparecchiatura e il caso verrà risolto con una terapia non ortodontica. Nel caso in esame viene applicata una barra di Goshgarian che porta a dx un braccio prolungato fino al 24 sul quale è saldato un tubo molare in cui verrà inserita una molla a balestra in TMA attivata per l’estrusione del canino incluso.
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Una volta valutata la fattibilità del movimento ortodontico del canino incluso, allontanandolo dalle radici degli incisivi laterali per non rischiarne il riassorbimento, è stata applicata l’apparecchiatura fissa viene applicata una ortodonzia linguale invisibile i-TTR, ideata dal Prof. Aldo Macchi.

La tecnica i-TTR utilizza un unico tipo di attacchi autoleganti uguale per tutti i denti. Gli attacchi presentano 2 slot identici, uno occlusale e uno gengivale, e un tubo centrale per l’inserimento di ausiliari. Queste caratteristiche tecniche consentono l’utilizzo di più fili o archi in Nichel-Titanio, di ancoraggio e/o attivi, da sfruttare per le differenti esigenze biomeccaniche.
Le esigenze estetiche della paziente vengono rispettate grazie all’utilizzo dell’apparecchiatura linguale invisibile i-TTR e al mantenimento dei pontic in composito fino alla rifinitura del caso.

Il controllo del torque durante il riposizionamento in arcata dei canini è ottenuto con una meccanica non edgewise, ovvero mediante il solo utilizzo di due archi a sezione tonda, inseriti nei due slot, che generano due forze parallele e discordi (l’arco occlusale controlla la posizione della corona e quello gengivale spinge la radice verso vestibolare),oppure da molle in ni-ti inserite nello slot centrale del bracket.



Il trattamento, condotto nel rispetto del massimo comfort e mantenimento dell’estetica della paziente, ha richiesto complessivamente 24 mesi circa e ha consentito il completo recupero del canino precedentemente incluso e il corretto riposizionamento in arcata.
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